venerdì 1 aprile 2011

PhotoShoot: fotografare l'acqua


Diciamo che, già da subito, la strada si biforca in due: quella dei tempi di scatto lenti e quella dei tempi di scatto rapidi.
Non ce n’è una migliore, dipende molto dal tipo di foto che andiamo a fare, a volte scattare con tempi lenti potrebbe non rendere correttamente come potrebbe invece con tempi brevi, e viceversa.

Tempi rapidi

I tempi veloci bloccano il momento, bloccano l’istante e il soggetto. E’ l’ideale per fotografare le gocce che cadono, spruzzi violenti e irregolari, e qualunque altra cosa vi venga in mente.
Sopratutto in questi frangenti un diaframma aperto al massimo è molto utile, soprattutto perchè in questo modo l’attenzione di chi vedrà la foto di concentrerà sul soggetto e non sullo sfondo, sfocato. Preferiamo quindi un diaframma 5.6.
I tempi, come potete intuire, saranno brevi, intorno al centesimo di secondo, necessario per bloccare il momento. Spesso non c’è bisogno di un tempo così rapido, anche tempi superiori al sessantesimo di secondo vanno bene il più delle volte.
Possiamo inoltre aggiungere un flash che oltre a contribuire all’illuminazione, creerà qualche riflesso sulla goccia che andremo a catturare, il chè rendeà la foto più completa, con un tocco in più. Chiaro è che in flash integrato nella macchina fotografica va più che bene, anzi, è forse meglio.
E visto che la condizione di luce che abbiamo raggiunto è più che ottimale, possiamo tenere un ISO basso sia per bilanciare la grande quantità di luce, e sia per avere livello di rumore il più basso possibile. ISO 100 andrà più che bene. Vi consiglio di lavorare in modalità priorità di tempi, o in manuale totale.
E’ altresì importante trovare uno sfondo d’effetto, che stia bene con quello che si trova in primo piano. Trattandosi di gocce lo sfondo rimarrà sfocato.

Tempi lunghi

Per quanto riguarda i tempi lunghi, l’effetto che otterremo sarà l’acqua in movimento, che dopo secondi di esposizione apparirà spugnosa, morbida, modellabile.
La chiave di tutto sono i tempi lunghi. Non c’è bisogno di 10 o 5 secondi di esposizione. La foto accanto è stata fatta con un tempo intorno al tredicesimo di secondo, ma con un secondo pieno l’effetto è ancora più evidente. Direi quindi che il tempo di scatto lo possiamo settare tra il mezzo secondo e il secondo.
Prima di parlare del diaframma, vediamo gli ISO. Anche in questi casi cerchiamo di ridurre al minimo il rumore, settando gli ISO a 100. Il diaframma questa volta non è importante, lo possiamo aprire maggiormente in una giornata uggiosa o chiudere di più per favorire la messa a fuoco, dipende dai casi e da quello che si vuole ottenere.
Oltre che grandi cascate  soggetti di grandi dimensioni, possiamo decidere di scattare foto anche a parti più piccole del totale, come solo una parte della cascata.
Cerchiamo inoltre un contrasto tra il movimento dell’acqua e l’irremovibilità di un altro soggetto. Parlando di una cascata, la foto diventa molto più d’impatto se oltre all’acqua in movimento ci si aggiunge un soggetto immobile.


[Fonte: http://ste95.wordpress.com/]

Nessun commento:

Posta un commento